CIAO E GRAZIE DON DAVIDE

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Guardando insieme il calendario delle prossime settimane abbiamo predisposto, per il primo e il due ottobre, l’occasione per salutare don Davide che celebrerà la Messa di sabato 1 ottobre alle ore 18.30, a s. Nicolò, alla quale invitiamo in modo particolare i ragazzi delle medie, i giovani delle superiori, gli scout. Domenica 2 ottobre celebrerà l’Eucaristia alle ore 8.00 (a s. Nicolò) e alle ore 10.45 (a s. Marco). Don Davide non si trasferirà subito nella nuova parrocchia dove è stato destinato perché c’è la necessita di preparare il suo nuovo alloggio, per cui avrà l’occasione di celebrare ancora la Messa a s. Nicolò e a s. Marco e salutare tutti. Da più parti ci viene richiesto di preparare un segno di riconoscenza per don Davide. Questo ci pare bello e ci pare opportuno raccogliere un dono in denaro che lui potrà usare secondo le sue necessità e la sua sensibilità. Sabato 1 ottobre e domenica 2 ottobre raccoglieremo questo dono da parte di chi desidera esprimergli il proprio affetto e la propria riconoscenza. Invitiamo a metterlo in una busta chiusa, scrivendoci sopra: “Per don Davide” e magari aggiungendo anche un piccolo saluto.

IL CENTROCAMPISTA

Il centrocampista ha un compito delicato, durante una partita di calcio, è tra la difesa e l’attacco, deve inventare e coordinare il gioco e fare in modo che la squadra segni qualche goal e possa così vincere. Ma al di sopra di tutti c’è però il mister che decide l’assetto della squadra. Di solito viene criticato quando decide di cambiare qualche giocatore durante la partita, soprattutto quando questa sta andando bene e sta vincendo.

Chi mi sta leggendo forse si stupisce che don Gino, notoriamente poco appassionato di calcio, possa scrivere questo appunto strano. Ma basta metterci qualche nome conosciuto e forse si capisce tutto. Il nostro bravissimo centrocampista, in questi due anni, è don Davide; il mister si chiama: Patriarca Francesco Mora-glia, la partita che sta andando bene è l’impegno pastorale nella nostra parrocchia. Nonostante tutto funzioni bene, lui ha deciso di cambiare il centrocampista e di la-sciare un vecchio difensore a guardia della porta.

Ci dispiace di questa decisione, dispiacerà di sicuro a tanti, e alla squadra che, con don Davide, ha giocato vera-mente bene in questi due anni. Ma è il mister (il Patriarca) che ha la visione di tutta la squadra e del campionato. Non resta che accettare questo cambiamento e punta-re decisamente a due cose: primo accettare il nuovo centrocampista: don Bogumil (Bogus per gli amici) Wasiewicz, 29 anni, appena ordinato prete, nativo di Varsavia (Polonia), ma accolto nel nostro Seminario di Venezia dove ha percorso tutto l’itinerario verso il Sacerdozio e ordinato prete a giugno per la nostra chiesa di Venezia. Giovane, ma pieno di vita e di entusiasmo, che giocherà una partita importante e bella per la nostra comunità.

Seconda cosa importante: che la squadra tenga e rimanga unita anche con il cambio del centrocampista. Sarà il modo più bello per valorizzare quanto don Davide ha testimoniato e insegnato in questi due anni. Il cambio non è immediato, deve prima terminare la partita, per cui don Davide completerà il programma che lo vedrà impegnato nel campo scuola a s. Vito con i ragazzi delle medie e il campo scuola a Roma per vivere una bella esperienza di fede con i giovani più grandi. Poi troveremo un momento per dargli il nostro saluto e ringraziarlo di tante cose belle che ha condiviso con noi, per la testimonianza limpida e convinta della sua fede, per i legami di amicizia intessuti durante questi due anni, che speravamo potessero continuare ancora un poco. Il Patriarca ora lo chiama a donare la gioia del suo sacerdozio nella parrocchia di s. Giovanni Evangelista a Mestre, lì dove è cresciuto e dove è maturata la sua vocazione al Sacerdozio.

Chiedo scusa a don Davide se ho usato l’immagine della partita di calcio per annunciare la sua partenza da noi, ma l’ho visto tante volte condividere la gioia di una partita con i nostri giovani! In futuro ci sarà qualche altra occasione per qualche altra partita, per mantenere vivi i legami d’amicizia che sono maturati in questi anni.