LETTERA DI BERLICCHE 3

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Mio caro Malacoda,

sappi che sono in arrivo grosse punizioni per te e i tuoi colleghi tentatori, il tuo paziente infatti ha partecipato a questo rosario che hanno fatto gli italiani e cosa ancor più grave ha seguito la preghiera che ha guidato il papa seguito da tante, troppe persone… ti raccomando nuovamente di ostacolare e neutralizzare ogni proposito di preghiera, e addirittura quell’orrore che è la messa, dovete tentare di arrestarle a tutti i costi (un bel blackout di internet l’hai pensato?), sai bene dal corso di diabolica fondamentale che la messa e la preghiera sono come la sorgente di ogni bene; la popolarità e la quantità di gente che ha seguito la preghiera che ha fatto il papa a Roma è stato per noi un colpo di cui iniziamo ad avvertire appena le ripercussioni: molti cuori degli uomini si sono rivolti al Nemico e hanno rotto l’isolamento esistenziale in cui noi dobbiamo tenerli a tutti i costi. Ci abbiamo messo tanto impegno a far pensare agli uomini che Dio non c’entra con la loro vita e con le faccende di questo mondo e ora rischiamo di fare pericolosi passi indietro, Dio rischia di ridiventare presente alla vita quotidiana degli uomini, rischiamo che egli venga considerato rilevante nei loro pensieri e soprattutto nelle loro scelte!! Corri ai ripari Malacoda!!!

Fa in modo soprattutto che le parole che ha pronunciato quel fastidioso uomo vestito di bianco siano al più presto accantonate, cerca di evitare tutti i propositi di cambiamento degli stili di vita che esse possono suscitare negli uomini, non sottovalutare le sue parole e i suoi gesti, perché egli è dotato di una forza e di un carisma che gli ha dato il Nemico e che noi possiamo attaccare fino a un certo punto.

Getta sugli uomini e sul tuo paziente tutti i pensieri più preoccupanti che trovi, spaventalo!!! La paura sappiamo non dice mai la verità, ma soprattutto fa assomigliare gli uomini a una persona che annega nel panico, si attacca in modo spasmodico ad ogni cosa ed è in grado di far addirittura annegare chi è accanto a sé, ecco come li vogliamo, spaventati ed egoisti al punto da non lasciarsi aiutare da un eventuale soccorritore.. e ricorda che non dovrà contare sull’aiuto di nessuno, e che dalla sua gola non esca soprattutto nessun grido di aiuto al Nemico, su questo sarà molto prezioso rilanciare i nostri slogan atei e pratici come questi: “chi fa del bene è meglio di chi prega”, “chi prega è più ipocrita di chi non prega”, “non può esserci un Dio che permette questo”, “cosa preghi a fare, meglio impegnarsi e darsi da fare”. Che ridere a ripetere queste frasi così false e devastanti nei cuori dei semplici. Ovviamente dovrai accompagnare questo lavoro nel tuo paziente con l’isolamento rispetto alla sua famiglia e ad ogni forma concreta di vicinanza e sostegno!!! Impegnati caro Malacoda.

Tuo affezionatissimo zio, Berlicche